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Lunedi sera la puja di un jantar mantar
avrebbe dovuto sottrarre Sumit al malocchio che avrebbe potuto essere
stato infertogli da una persona del villaggio cui abbiamo fatto
ritorno, perche Ajay e Purti potessero rivedere i loro nonni paterni
prima che cominciassero per entrambi le scuole,. Ieri sul tardi era
meglio non mancare alla cena offertaci come libagione della puja ,
non senza che Kailash mi chiedesse i soldi per compensare chi
l'aveva imbandita.
Mentre la luna schiariva la sera ed
egli poteva farmi il conto delle rupie che mi restavano in tasca. la
fede che il mio respiro esalava al cielo era la promessa di fedeltà
a lui, a Vimala, e ai bambini, che devo ripetermi ogni giorno, quietando ogni assillo di essere in India senza visitarvi più
niente, nel trascorrere/passare dei giorni trascorsi e seguenti che
precedono il parto, il sacrificio perenne della mia yagina
per loro la sacralità che assume ogni azione, ogni mio
intento, ogni atto in cui il mio essere ad essi si dona, per quanto
gli è possibile permanere libero, fa della condivisione della
loro vita la partecipazione dei suoi giorni, l'appagamento di avere
vissuto ed agito, e di essere morto e rinato , più che mai,
rispetto a ciò che il mio essere è stato di orribile e
umano, che tanto più torna a infestare di notte i miei
sogni,quanto più me ne distanzio ogni giorno ulteriore qui in
India, appagato dal senso quietante che non può più
essere altrimenti, se non fuggo dal campo di battaglia, il
Darmakshetra, delle responsabilità che mi sono assunto nella
ridda dei giorni, tra i bambini che si sono appena risvegliati ,
distaccandomi dallo scrivere ancora, intenti al compito di servire
la colazione, di recarsi a scuola, o che gridano, si richiamano,
ignari che nelle mie mani sono consegnati i loro giochi e quaderni,
tutto quanto ciò di cui godono .
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